Ti serve un aiuto?
0541 - 623460

Vai al carrello0Item(s)

You have no items in your shopping cart.

Product was successfully added to your shopping cart.

Regole da rispettare nell’ambiente lavorativo riguardante l’indice UGR

Illumincazione nell'ambiente di lavoro: scopriamo l'indice UGR, cioè l'indice di abbagliamento


Regole da rispettare nell’ambiente lavorativo riguardante l’indice UGR

Tra i termini che vengono utilizzati per quanto riguarda l’illuminazione ve ne è uno molto importante che bisogna tenere a mente ed è l’indice di abbagliamento indicato con l’acronimo UGR (Unified Glare Rating). Per indice di abbagliamento ci si riferisce ad un tipo di illuminazione che potrebbe andare a compromettere la salute ed il benessere di una persona a causa proprio dei contrasti eccessivi di luminanze nel campo visivo.

È bene precisare quindi che uno scorretto utilizzo delle luci potrebbe avere un impatto negativo sulla salute delle persone e per questo motivo sono nate delle norme che ne regolano l’utilizzo e luminosità.

Di seguito analizzeremo quali siano queste regole.

Che cos’è e perché è importante UGR?

Come detto precedentemente l’acronimo UGR viene usato per riferirsi al grado di abbagliamento luminoso di tipo “molesto”. Questo indice è soggetto a normative Europee e nazionali, nello specifico, in Italia vige la norma UNI 11165:2005 che indica i criteri per il calcolo dell’indice di abbagliamento unificato derivante da sorgenti luminose artificiali (che vedremo in seguito).

Una giusta illuminazione garantisce maggiori livelli di sicurezza e allo stesso tempo un miglior benessere dei lavoratori stessi. Purtroppo viene spesso sottovalutata, non solo dai singoli, ma anche dalle aziende stesse.

Risulta quindi essenziale poter assicurarsi che ci sia un’adeguata sicurezza all’interno del contesto lavorativo.

Per questo motivo è importante studiare il progetto di illuminazione dell’ambiente lavorativo ed il consiglio è quello di progettare o rinnovare gli spazi dedicati al lavoro tenendo conto delle varie normative vigenti.

Come misurare il livello UGR

Innanzitutto, è importante tenere a mente che, secondo le normative europee e nazionali (UNI EN 1837, UNI EN 12464-1 e UNI EN 11665) esistono dei criteri da rispettare che stabiliscono i limiti massimi di luce consentiti per evitare un eccessivo abbagliamento.

Le indicazioni contenute in queste norme stabiliscono che i luoghi di lavoro devono disporre di un’adeguata illuminazione naturale e invece la luce artificiale sia adatta a garantire la sicurezza, il benessere e la salute di ogni singolo lavoratore per prevenire eventuali rischi di infortunio sul posto di lavoro.

Si possono distinguere due tipi di abbagliamento, diretto o riflesso:

  • Diretto, questa tipologia può essere causata da apparecchi d’illuminazione non schermati o superfici con forti brillantezze ed è proprio per questo si dovranno considerare apparecchi con luminosità limitata.

  • Riflesso, questa tipologia invece può essere provocata cause principali invece da superfici riflettenti o apparecchi e posti di lavoro posizionati male ed è per questo si consiglia l’utilizzo di superfici opache, apparecchi luminosi e posti di lavori caratterizzati da illuminazione indiretta.

Per misurare questo livello di abbagliamento si utilizza la scala UGR. Essa comprende dei valori che vanno da 10 a 30:

  • Per valori pari a 10, siamo in presenza di una totale assenza di abbagliamento;

  • Per valori pari a 30, avremmo un abbagliamento considerevole, decisamente da evitare e dannoso per i dipendenti.

Il valore UGR si calcola attraverso la seguente formula:

L’UGR prende in considerazione diversi fattori che determinano la qualità dell’illuminazione dell’ambiente:

  • la qualità della resa luminosa dei prodotti illuminanti;

  • la loro collocazione all’interno di un ambiente;

  • la distanza tra le sorgenti luminose e l’osservatore;

  • le caratteristiche dell’ambiente stesso;

  • forma e dimensioni dell’ambiente stesso;

  • riflessione delle pareti, soffitto e pavimento;

  • tipologia di sorgente luminosa;

  • disposizione e numero di sorgenti luminose in uno spazio.

Effetto Flicker.

Fino ad ora abbiamo parlato dell’indice di abbagliamento, oltre a questo è importante evitare anche un altro fenomeno chiamato effetto flickering.

Il flicker è un fenomeno che si verifica quando la luce delle lampadine inizia a lampeggiare ed è legato alle variazioni dei flussi di corrente che alimentano le lampadine:

  • Se basso, questo effetto può verificarsi come impercettibile ad occhio umano;

  • Se presente in maniera più forte può causare fastidio agli occhi, mal di testa o, in casi addirittura peggiori, crisi epilettiche in persone predisposte.

Risulta quindi molto chiaro che l’illuminazione sia fondamentale nei contesti lavorativi. Infatti, se viene progettata nel modo più efficiente sarà in grado di stimolare ed aumentare la produttività di un dipendente, nonché garantirne la salute ed il benessere.

Bisogna infine considerare di realizzare dei progetti di illuminazione a seconda dei contesti di lavoro tenendo sempre in considerazione le varie normative e regole sopra indicate. Ovviamente è necessario rivolgersi solo ed esclusivamente ad esperti specializzati, che sapranno darte il giusto supporto e le giuste dritte, per ottenere un progetto ottimale.





Altri articoli della categoria: Consigli e Curiosità


Comment form has been disabled.

NON PERDERE LA MAGIA..

iscriviti alla newsletter per te un COUPON SCONTO del 5% da utilizzare subito